Ora di rientrare
Dopo alcuni giorni a Rok Nok il motore fuoribordo del tender si e’ piantato e non sono riuscito a ripararlo; poi il freezer ha perso tutto il gas e alla fine abbiamo finito i viveri: era tempo di tornare a Langkawi.
It was definitely time for a pit stop – the outboard of the dinghy had broken down and the fridge was not working. When we had run out of food, we set sail for Langkawi.
Where are my feet? |
We came back to the
bay infront of the Datai so that Enrico could take the girls out on a small
catamaran. Olivia sails
beautifully but on a big boat, small mistakes are easily forgiven and it is
difficult to understand how the sails work (big mistakes by contrast can lead to
disaster). They had a great time,
Anna picked up some sailing tips but Julia and Nadia were more interested in the trampoline and the rigging.
Ci siamo ancorati nella baia a nord di Langkawi, di fronte al Datai hotel. Mentre Cara era a fare la spesa ho noleggiato un piccolo catamarano per cercare di far capire alle bambine come funzionano le vele; su una barca grande e pesante come Olivia e’ difficile rendersene conto.
Le bambine si sono divertite molto; Anna ha imparato un po’ mentre Nadia e Julia erano piu’ intente a saltare sul trampoline del cat.
Ci siamo ancorati nella baia a nord di Langkawi, di fronte al Datai hotel. Mentre Cara era a fare la spesa ho noleggiato un piccolo catamarano per cercare di far capire alle bambine come funzionano le vele; su una barca grande e pesante come Olivia e’ difficile rendersene conto.
Le bambine si sono divertite molto; Anna ha imparato un po’ mentre Nadia e Julia erano piu’ intente a saltare sul trampoline del cat.
The next day at
breakfast, 5 small dolphins swam past, it was magical, a wonderful highlight to
the end of the second leg.
La mattina seguente mentre facevamo colazione 5 piccoli delfini sono venuti a nuotare intorno a Olivia; il degno finale della parte ‘ovest’ del nostro viaggio.
Dopo una tappa a Telaga per fare gasolio siamo partiti per Singapore (circa 430 miglia).
La mattina seguente mentre facevamo colazione 5 piccoli delfini sono venuti a nuotare intorno a Olivia; il degno finale della parte ‘ovest’ del nostro viaggio.
Dopo una tappa a Telaga per fare gasolio siamo partiti per Singapore (circa 430 miglia).
Making Bread |
We went into Telaga
Marina on the 17th March for a few nights to refuel and stock up on
food for the journey back to Singapore.
Enrico and I sailed the first 24 hours to Lumut and went into Pangkor
marina to pick up a friend who was going to help us sail the remaining 50 hours
back to Singapore. Wonderful Chris
had taken an overnight bus from Singapore to Lumut to help us with the
sail. Not only is he a great
sailor but a wonderful entertainer for the girls.
Io e Cara abbiamo fatto i turni durante le prime 24 ore fino ad arrivare a Lumut, un porto militare sulla costa ovest della Malesia. Qui ci aspettava Chris S. un carisimo amico di Singapore che si era fatto venti ore di pullman per venire ad aiutarci con il rientro a Singapore. Ci eravamo dati appuntamento in un marina ancora in costruzione; mi avevano avvertito che il canale di accesso aveva un fondale basso all’inizio ma poi una volta passati oltre quiel punto il resto era stato dragato a sufficienza.
Con molta cautela siamo entrati ed abbiamo passato la notta ormeggiati.
La mattina dopo, con Chris a bordo, siamo ripartiti; ero ansioso di arrivare al basso fondale nel canale prima che la marea cominciasse a scendere. Mentre pensavo questo Olivia si e’ affossata nel mezzo dl marina (la parte “dragata e profonda” in teoria). L’arresto e’ sato abbastanza dolce ma anche con la retromarcia a pieno Olivia non si toglieva dal fango.
Abbiamo chiamato una piccola barca a motore li vicino e gli abbiamo dato la drizza della randa. In questo modo, tirando la testa dell’albero di lato hanno fatto inclinare fortemente Olivia, la chiglia si e’ liberata e con la retromarcia ci siamo tolti dal fango.
Mi sembrava di sentire la voce dei pescatori Thailandesi di Rok Nok: “Tocca a te fare l’inchino stavolta!”
Per contro il basso fondale vero non ci ha dato problemi.
Abbiamo navigato fino a sera tardi con il gennaker, un vero piacere.
Chris oltre che un ottimo velista e’ anche un fantastico baby sitter avendo lui stesso quattro figli.
Io e Cara abbiamo fatto i turni durante le prime 24 ore fino ad arrivare a Lumut, un porto militare sulla costa ovest della Malesia. Qui ci aspettava Chris S. un carisimo amico di Singapore che si era fatto venti ore di pullman per venire ad aiutarci con il rientro a Singapore. Ci eravamo dati appuntamento in un marina ancora in costruzione; mi avevano avvertito che il canale di accesso aveva un fondale basso all’inizio ma poi una volta passati oltre quiel punto il resto era stato dragato a sufficienza.
Con molta cautela siamo entrati ed abbiamo passato la notta ormeggiati.
La mattina dopo, con Chris a bordo, siamo ripartiti; ero ansioso di arrivare al basso fondale nel canale prima che la marea cominciasse a scendere. Mentre pensavo questo Olivia si e’ affossata nel mezzo dl marina (la parte “dragata e profonda” in teoria). L’arresto e’ sato abbastanza dolce ma anche con la retromarcia a pieno Olivia non si toglieva dal fango.
Abbiamo chiamato una piccola barca a motore li vicino e gli abbiamo dato la drizza della randa. In questo modo, tirando la testa dell’albero di lato hanno fatto inclinare fortemente Olivia, la chiglia si e’ liberata e con la retromarcia ci siamo tolti dal fango.
Mi sembrava di sentire la voce dei pescatori Thailandesi di Rok Nok: “Tocca a te fare l’inchino stavolta!”
Per contro il basso fondale vero non ci ha dato problemi.
Abbiamo navigato fino a sera tardi con il gennaker, un vero piacere.
Chris oltre che un ottimo velista e’ anche un fantastico baby sitter avendo lui stesso quattro figli.
The passage into the
marina is very shallow and on the way out we got stuck in the mud and had to
call the marina boat to help. With
one boat tilting the mast by pulling the main halyard and another boat pulling
us from behind, we managed to set Olivia free.
Enrico said he could
hear the Thai fishermen back in Rok Nok laughing…
We had great winds and
went through the first night completely under sail. The Melaka Strait was more challenging and with the wind on
the nose we turned on the engine for the second night.
After 50 hours we
sailed into Singapore…the more we live on Olivia, the harder it is to leave her
but the monsoon is changing and we are off to New Zealand to explore South
Island in a camper van for 2 weeks.
Il resto della navigazione ( due giorni non stop) e’ stato abbastanza tranquillo. Lo stretto di Malacca e’ sempre affollato di navi ma c’e spazio per tutti. Solo un cargo di 150m durante la seconda notte ha deviato dalla rotta riservata alle navi e ci e’ passato insolitamente vicino: ho guardato sullo schermo dell’AIS e ho visto che il cargo si chiamava Olivia!
Alla fine siamo arrivati a Singapore; attraversare le varie zone del porto per raggiungere il marina e’ come piombare da una strada di montagna isolata dritti nel centro di Milano: il traffico di navi era incredibile e mi ha tenuto ben sveglio nonostante la notte insonne.
Durante il mese di Aprile abbiamo deciso di lasciare Olivia all’ormeggio mentre il monsone cambia direzione e di andare (con l’aereo) in Nuova Zelanda; li’ abbiamo noleggiato un camper per visitare l’isola a sud. A presto.
Il resto della navigazione ( due giorni non stop) e’ stato abbastanza tranquillo. Lo stretto di Malacca e’ sempre affollato di navi ma c’e spazio per tutti. Solo un cargo di 150m durante la seconda notte ha deviato dalla rotta riservata alle navi e ci e’ passato insolitamente vicino: ho guardato sullo schermo dell’AIS e ho visto che il cargo si chiamava Olivia!
Alla fine siamo arrivati a Singapore; attraversare le varie zone del porto per raggiungere il marina e’ come piombare da una strada di montagna isolata dritti nel centro di Milano: il traffico di navi era incredibile e mi ha tenuto ben sveglio nonostante la notte insonne.
Durante il mese di Aprile abbiamo deciso di lasciare Olivia all’ormeggio mentre il monsone cambia direzione e di andare (con l’aereo) in Nuova Zelanda; li’ abbiamo noleggiato un camper per visitare l’isola a sud. A presto.
Nello Stretto di Malacca col gennaker
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