King
Neptune
We came to Nongsa to meet
Sonya, Chris and their 4 kids on Sapphire Star with the aim of crossing the
equator and seeing what Neptune would ask of us so we could turn from Pollywogs
into Trusty Shellbacks. It was
wonderful to see old friends and the kids were so happy.
Il Re Nettuno
A Nongsa avevamo
appuntamento con i nostri amici Sonya e Chris e i loro 4 figli; ci hanno
raggiunto con la barca che hanno in comproprieta’, un 10 metri da regata di
nome Sapphire Star.
Sono una famiglia
super-sportiva e molto adattabile (insolito per Singapore); la barca con cui
navigano (in 6) non ha ne fornello ne frigo; l’interno e’ spartano e l’impianto
elettrico una roulette russa.
Chris e Sonya
hanno una storia parallela alla nostra: sono arrivati a Singapore senza figli
alla fine degli anni 90’, appena prima di noi; hanno comprato una piccolo barca
a vela e poi, piu’ tardi, una piu’ grssa in comproprieta’. Hanno avuto 5 figli
a Singapore; tragicamente il loro primogenito e’ morto a due anni.
Le nostre bambine
sono cresciute con gli altri quattro (tre mashi e una femmina) e ciascuna di
loro e’ stata compagna di classe o di giochi con uno dei quattro.
Come noi, Chris e
Sonya hanno deciso di lasciare Singapore nel 2012 e di trasferirsi a Bristol
(anche loro senza lavoro per il momento), ma non prima di avere viaggiato in
lungo e in largo per l’Asia.
Le bambine erano contentissime di
ritrovare i loro vecchi amici.
Friends reunited |
Amazing Sonya was sailing on
a boat with no proper galley (no fridge or oven) and not enough space inside
for all of them to sleep.
Chris cooking dinner in their mobile galley which consisted of a table and one gas burner! Chi ha detto che senza fornello a bordo non si puo' cucinare?! |
We left Nongsa Point on the 4th
and had a good sail until we tried to drop the main sail as we approached our
anchorage. The sail had jammed and
with about 12-15 knots of wind, it was not a good feeling having the main
refuse to come down. We released
the main completely, dropped anchor and had Anna at the helm trying to keep
Olivia pointing in to the wind.
Enrico quickly set up the bosun chair and Cara hoisted him up to the top
of the mast (18m from the deck) with Julia manning the safety line. After a tense few minutes, Enrico
managed to drop the main and we anchored off Pulau Pangkil in time for a play
on the beach. The villagers came out with coconuts for us to drink and eat,
they were so friendly and all the kids had a great time playing together in the
sea. We really could not
understand what they were saying – ‘enough’ seemed to translate to ‘bring us
more’ and finally after about 10 coconuts, the flow stopped. We offered biscuits and drinks in
return, not wanting to bring money in to the equation and everyone seemed to be
happy.
Olivia at sunrise Olivia al tramonto |
In marzo Chris ci
aveva proposto di fare un viaggio con le due barche verso sud per oltrepassare
l’equatore.
La leggenda (o
superstizione) marinaresca dice che l’emisfero sud e’ il regno del Re Nettuno;
ogni marinaio che osi oltrepassare l’equatore verso sud per la prima volta si
deve sottomettere a delle prove che Re Nettuno comunichera’ per bocca dei
marinai che sono gia’ stati iniziati.
Inutile dire che i bambini erano esaltati e anche un po’ intimoriti al
pensiero di incontrare il Re Nettuno.
Cosi’ il 4 di
luglio siamo partiti verso sud, veleggiando tra le tante isole che formano
l’arcipelago di Riau, di fronte a Singapore. La navigazione e’ andata bene ma
quando siamo arrivati all’isola dove ci eravamo accordati di passare la notte,
la nostra drizza della randa si e’ incattivata e non riuscivamo ad ammainare la
vela. Abbiamo allora dato fondo con l’ancora in una zona abbastanza aperta e
lascato la randa completamente; purtroppo la corrente tirava in senso contrario
al vento cosi’ che di tanto in tanto Olivia girava intorno all’ancora e si
ritrovava col vento in poppa (e all’ancora!); a questo punto la barca partiva
in avanti fino a che l’ancora la fermava con uno strattone e scricchiolio del
verricello (e sofferenza del sottoscritto).
Con Anna al timone
che cercava di tenere Olivia con la prua al vento, Cara mi ha issato in testa
d’albero mentre Julia con grande precisione operava una seconda drizza di
sicurezza. Una volta in cima e’ stato facile risolvere il problema e la randa
e’ calata velocemente.
Nel frattempo
Sapphire Star ci aveva raggiunto e dato ancora li’ vicino.
Col tender siamo
tutti andati sulla spiaggetta dell’isola. Prima pareva deserta ma dopo un po’
ha cominciato a spuntare della gente tra le palme; al villaggio nell’interno si
era sparsa la voce che erano sbarcati quattro adulti con sette bambini tutti
biondi (che in Asia e’ sempre una curiosita’). Quello che sembrava essere
l’anziano del villaggio e’ arrivato e ci ha orgogliosamente presentato (a
gesti) i suoi figli e nipoti; poi ha fatto cenno alle figlie che hanno portato
dieci noci di cocco ancora verdi e lui con due colpi di coltellaccio ne ha
aperta una e me l’ha offerta. Poi
mi ha passato il coltellaccio e mi ha fatto capire che toccava a me aprire le alter nove…. Dopo aver
visto come andavo lento e che mi ero quasi amputato un alluce si e’ fatto
ridare il coltello e in pochi minuti i cocchi erano pronti.
Noi abbiamo
ricambiato con scatole di biscotti e crackers mentre i bambini dei due clan
giocavano a pallavolo.
E’ incredibile
pensare che a due ore di barca c’e’ Singapore, una delle metropoli piu’
avanzate del mondo; mentre qui, dietro l’angolo, la gente vive di pesca e
ortaggi, senza elettricita’. In ogni caso non sembravano per niente infelici.
Local Fishermen |
Fully loaded Container Ship... Avete posto per una scatola di fiammiferi? |
There was a storm that
evening so poor Chris and Sonya had to squeeze in with their kids downstairs. At 1am their anchor dragged and they
found themselves tangled into a fishing platform. After a stressful few hours they were free and dropped
anchor further out but it was not an easy night for them. The next day was grey and when we were
out of the channel and in the open seas there was a significant swell. We had 15 – 20 kn of wind from the
South East and Olivia with one reef on the main and a full jib progressed well
through the big waves. Cara, Julia and Nadia felt slightly ‘green’ while only
Enrico and Anna seemed to keep their sea legs. The crew on Sapphire Star had a
tougher time with a shorter, lighter boat and an open cockpit. Sapphire is a racing boat and not a cruising
boat for a family of 6 in difficult waters. After about 6 hours battling the waves and the current, we
called off our mission to reach the equator. We had tears on board but were
quickly reassured when Chris told us that he had received an sms from
Neptune. We had made it to 0
degrees, 38 minutes and there was to be some reward…
Al tramonto ci
siamo salutati e siamo tornati a bordo delle barche.
Durante la notte
si e’ alzato un vento teso e l’ancora si Sapphire Star ha cominciato ad arare;
Sonya e Chris si sono ritrovati incastrati in un allevamento di pesce su palafitta
li vicino. Con molti sforzi sono riusciti a liberarsi e a dare motore per
ridare ancora piu’ in la’. La palafitta li ha salvati dal finire dritti in
spiaggia. Purtroppo noi non ci siamo accorti di niente e non siamo usciti ad
aiutarli.
La mattina dopo,
sotto un cielo grigio e pioggia, siamo ripartiti verso sud. A questo punto
siamo usciti dal ridosso delle isole verso il mare aperto. Il vento du sud-est
di 15-20 nodi aveva alzao delle onde ripide. Olivia con una mano di terzaroli e genoa pieno avanzava
abbastanza bene anche se Julia e Nadia davano qualche cenno di mal di mare.
Anna al contrario stava benissimo e leggeva un libro sotto il tavolo nonostante
il beccheggio.
Su Sapphire Star
le cose erano piu’ difficili: la barca e’ piu’ corta e piu’ leggera, col
pozzetto aperto e poco riparo dai frangenti e veniva sballottata dale onde;
l’equipaggio (un po’ meno meno abituato di noi) ha cominciato a soffrire di mal
di mare.
Dopo sei ore di
lotta contro le onde, ci siamo parlati per radio ed abbiamo annullato la
missione. Al momento del dietro-front avevamo comunque raggiunto latitudine 0
gradi e 38 minuti nord.
I bambini erano
delusi ma li abbiamo rassicurati che, avendo varcato la soglia dei 0 gradi,
Nettuno si sarebbe fatto vivo.
After a non eventful night
anchored of Pulau Karas, we lifted anchor at 5am to head to Bintan with the
current in our favour. We had good
conditions and dropped anchor in the Mayang Sari bay mid morning.
On the 7th, we
headed further east to a quiet bay and received a summons from Neptune to head
over to Sapphire with a brave heart.
Dopo una notte di
riposo siamo andati ad ancorare nel nord di Bintan, in una spiaggia protetta.
Qui Chris ha ricevuto un SMS dal Re Nettuno (anche le divinita’ si sono
modernizzate) che spiegava il rito che ci attendeva.
King Neptune Il famigerato re Nettuno! |
Uno a uno,
ciascuno di noi ha dovuto salire sul tender di Sapphire Star sotto l’occhio
vigile di Chris vestito da Nettuno con tanto di parrucca, barba Bianca e
tridente.
One by one we had to get into
Sapphire’s dinghy, tell Neptune and his beautiful wife a joke, answer a maths
question and have an egg thrown at us.
Once entry to Sapphire was granted, we faced our next task. To dress up and sing a song having
changed it to have an ocean theme.
After that we braved an eating challenge having to eat jelly beans with
baked beans, sardines or tinned spaghetti… As we had not quite made it to the equator, we could not
become ‘Trusty Shellbacks’ so for now we have settled with the title ‘Crusty
Shellbacks’! We have never had a
party at sea and had a great time followed by a game of rounders on the beach.
Le prove richieste
erano: raccontare al Re Nettuno una barzelletta che lo facesse ridere,
rispondere ad un quiz di matematica e (tentare di) acchiappare al volo un uovo
crudo lanciatoti dal Re (per fortuna hanno scelto il loro tender…).
Poi una volta a
bordo di Sapphire Star, i due equipaggi hanno dovuto inventare una canzone
ispirata al mare. Inutile dire che i bambini si sono divertiti come matti.
Per l’ultima
prova, ognuno a dovuto scegliere due piatti misteriosi su un totale di quattro
senza conoscerne il contenuto; il malcapitato/a ha poi dovuto ingoiare un
cucchiaio da ogni piatto allo stesso tempo. I piatti misteriosi contenevano
fagioli al pomodoro freddi, gelatine di frutta ed altre schifezze che possono
solo provenire dalla cucina inglese.
Il tutto si e’
concluso con una partita di baseball sulla spiaggia.
Anna with a brave heart! |
trying to pass King Neptune's test che s'ha da fare.... |
On the 8th July,
once the solar panels on Sapphire were able to give the batteries enough juice,
their engine started and we headed back to Mayang Sari bay for a last swim and
play. We then came in to Nongsa
point and had a tearful farewell the next day as Sapphire headed back to
Singapore.
Il giorno dopo
siamo tornati al marina di Nongsa da cui Sapphire Star e’ ripartito per
Singapore mentre noi, dopo un giorno di riposo abbiamo fatto vela per
l’arcipelago di Anambas.