Barbarians at the beach, October 25
2011
Wonderful Vanessa
& Signe and their families flew up from Singapore which was a real treat.
They were staying in
an amazing resort north of Redang so early on Tuesday we sailed Olivia to the
bay in the front of the resort. Due to the North-East wind the waves during the
trip were substantial and even inside the bay Olivia was rolling alot. We
tucked her in with the anchor as close as possible to the east side of the bay
(not much shelter) and we boarded our dinghy to join our friends on the beach. Close to the beach the waves were
breaking and a few times the dinghy took off surfing.
One wave higher than
the average almost capsized us, the dinghy took in alot of water and then the
next wave made us surf all the way to beach. We came to a crashing halt in a
whirlpool of sand, water, kids, sand toys, shoes, fuel tank and with the
engine revving at full in the air.
The staff of the
resort came running immediately to check what on earth had landed on the
secluded corner of the island. After a quick head count and after dragging the
dinghy to higher ground we told them that we were staying on a boat and just dropped
by (literally you may say) to see our friends form Singapore. They looked at
each other in astonishment then
spoke frantically on the radios. A
few minutes later a buggy arrived with even more staff and the hotel duty
manager came down in person to explain that they don’t accept “intruders” form
other resorts…. We had to repeat our story a few times to convince them that we were
really staying on a boat, “yes that one that is rolling like crazy”. Eventually
thanks to the assurances of our friends we were exceptionally admitted to the
resort.
All soaked, full of
sand and smelling of petrol I am sure we didn’t go unnoticed among the smooth
clientele of the resort. Anna, Julia and Nadia didn’t waste time eating their
first ice cream in a month just in case the hotel manager changed her mind….
We had to move to the South the next day to calmer waters but we still managed to get a taste of
luxury as we spent the days with Vanessa and Signe in the resort. It has been a real treat to see them and will be hard to tear the girls away but we have a little more exploring to do up here before heading south to Tioman and then on to Singapore.
Lo sbarco dei barbari 25 ottobre 2011
Con nostro grande
piacere, le nostre carissime amiche Vanessa e Signe sono venute da Singapore
con le loro famglie per passare alcuni giorni con noi.
Hanno preso alloggio
in un lussuoso villaggio a 5 stelle nel nord dell’isola e noi martedi’ mattina
presto abbiamo portato Olivia nella baia antistante l’hotel Il vento da nord-est alzava grosse onde
ed il tragitto e’ stato abbastanza agitato. Persino dentro la baia il mare era
alquanto agitato.
Abbiamo ancorato il
piu’ vicino possible alla costa est della baia cercando di incattucciare Olivia
in una insenatura ma la barca ha continuato a rollare ampiamente.
Siamo quindi saliti
sul tender per andare a raggiungere gli amici sulla spiaggia.
Avvicinandosi alla
spiaggia le onde frangevano ed un certo punto il tender si e’ ingavonato di
prua e si e’ e riempito d’acqua. Poi con l’onda successiva il tender si e’
messo a surfare e ci siamo andati a arenare violentemente sulla spiaggia in un
turbinio di sabbia, acqua, scarpe, bambini e serbatoio della benzina….
Immediatemente il
personale della sicurezza dell’albergo con walkie-talkie e occhiali scuri sono
accorsi a vedere che diavolo era atterrato sulla loro spiaggia eclusiva.
Noi, dopo aver fatto
l’appello, abbiamo velocemente trascinato il tender piu’ in alto sulla spiaggia
e gli abbiamo spiegato che eravamo giusto di passaggio a salutare i nostril
amici di Singapore. I due si sono guardati l’un l’altro e poi hanno cominciato
a parlare in maniera concitata alla radio. Dopo alcuni minuti e’ arrivata
un’auto elettrica con la direttrice del villaggio che ci ha spiegato che nella
loro spiaggia non accettano “intrusi” da altri hotel. Abbiamo dovuto ripetere
la nostra storia u po’ di volte prima che si convincesse che alloggiavamo per
davvero su una barca (“ma come, qualla la’ che rolla cosi’ tanto?! ci ha
chiesto). Alla fine, grazie anche all’intercessione dei nostri amici, ha
acconsentito a farci entrare.
Bagnati fradci,
insabbiati e con l’odore di benzina non siamo certo passati inosservati tra la
clientela esclusiva del villaggio.
Anna, Julia e Nadia
hanno pensato bene di tuffarsi in un gelato (il primo in un mese) prima che la
direttrice ci ripensasse.
Il giorno dopo
abbiamo riportato Olivia a sud dell’isola, in acque piu’ tranquille.
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