“Twenty years from now you will be more disappointed by the things that you didn't do than by the ones you did do. So throw off the bowlines. Sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails. Explore. Dream. Discover." Mark Twain

Saturday, July 28, 2012


Saturday 7th July
Cara rushed in to KL from Tioman for 2 nights to submit our Kenya visa applications which takes 6 weeks.  Believe it or not, I really missed Olivia and her crew but had a lovely time staying at Giuseppe & Laura’s (glorious hot shower and flushing the loo with the press of a button!) and the bonus was having lunch with Bill McCormack who was in KL for work.

Senza la mamma! 7 luglio
Il giorno dopo io e Anna siamo andati nel piccolo marina di Tioman col tender per vedere se c’era posto (il marina praticamente non ha gestore, non c’e’ nessuno cui chiamare per prenotare un posto, l’anarchia).
Purtroppo il posto piu’ facile ci e’ stato soffiato alcuni minuti prima da una barca gialla. Nella seconda fila di pontili c’era un posto per piccole imbarcazioni,  un po’ rintanato ma libero. In un marina normale non lascierebbero mai una barca come Olivia provare a entrare in un meandro cosi’ stretto; ma visto che qui e’ il far west ho mollato Anna sul pontile con l’ordine “Se qualcuno cerca di ormeggiare qui, mandali via”.
Sono tornato su Olivia che incrociava davanti al marina e siamo entrati. Olivia, come sempre, si e’ lasciata parcheggiare come una Cinquecento senza neanche toccare i barchini intorno.
Piu’ tardi quel giorno Cara ha preso il volo locale per Kuala Lumpur per depositare la domanda per il visto all’ambasciata del Kenya.
Anche se il ritorno era previsto gia’ due giorni dopo, all’ “aeroporto” (una tettoia aperta vicino alla pista) le bambine hanno fatto una scena madre: lacrime, abbracci, promesse di sentirci presto e via dicendo. Gli altri passeggeri avranno pensato che Cara stava emigrando in Brasile per sei mesi; ma questo ci ha anche fatto capire come l’esperienza in barca ci abbia uniti come famiglia. 
Cara e’ stata ospite di Giuseppe a KL; malgrado fosse alloggiata come una regina, Cara dice che le e’ mancato lo spazio angusto ma familiare di Olivia.
Quanto a me, ne ho approfittato per cambiare i filtri intasati del gasolio mentre le bambine si godevano una giornata senza scuola.
Il giorno dopo Cara e’ tornata (con tanto di ricevimento d’onore all’aeroporto) con regali per tutti.
I had a wonderful welcome at the airport and then we set about getting ready for our 18 hour trip down to Nongsa Point in Batam, Indonesia.  We had come to really enjoy the community in Tioman and will miss it.  It was small enough to send Anna or all the girls together off on errands and the shops and people were so helpful and friendly delivering supplies, fuel etc.. to the boat and giving us lifts in the side cars of their scooters.
Fantastic Dave from Meander came over with ice cream again and cast us off around 4pm on Saturday 30th June. We hit a storm within 5 minutes of leaving the marina but it did not last long and conditions were OK.  We had a glorious almost full moon, very little traffic and docked in Nongsa Point Marina mid morning on the 1st.

Abbiamo cenato con Dave, un velista americano che e’ in giro da vent’anni con la sua barca il 10 metri e ha fatto il giro del mondo tre volte, incluso il Mar Rosso di bolina a vela; ci ha raccontato tante avventure interessanti. Il giorno dopo, fatte le provviste abbiamo lasciato  Tioman per l’ultima volta (almeno in questo viaggio…).
Mentre Redang e’ stata l’isola piu’ bella per lo snorkeling, Tioman e’ stata la piu’ ospitale. L’atmosfera e’ quella di un paesone; tutti si conoscono e ti conoscono. Le bambine posso girare in sicurezza e provare a fare la spesa da sole. Trovi sempre qualcuno che ti da un passaggio sul sidecar dello scooter.
Ma era giunto il momento di spostarci in Indonesia.

Verso le 15 Dave e’ venuto a salutarci in banchina con dei gelati, ci ha aiutato a mollare gli ormeggi e siamo partiti con destinazione Nongsa, un marina sull’isola di Batam in Indonesia di fronte a Singapore.
Mentre uscivamo dal marina si e’ levato un vento di 30 nodi da sud-est; essendo pero’ ridossati dall’isola il mare e’ restato piatto. Abbiamo preso 3 mani di terzaroli (il che riduce la randa notevolemente) e dopo un’ora il vento si e’ calmato.
La corrente era sempre a sfavore ma il mare piu’ calmo che nella discesa da Redang.  Con una bella luna ad accompagnarci abbiamo coperto le 110 miglia che ci separavano da Nongsa e abbiamo ormeggiato verso le 10 di mattina. 


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